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CHIESA S. AGATA

. Le prime notizie le abbiamo nel XIII° sec. da Goffredo da Bussero, che segnala tra le chiese di Oggiono anche quella di S. Agata. A quel tempo era poco più di una cappella. Nel ‘600-‘700, al tempo della Controriforma, anche questa chiesa è stata trasformata in stile barocco.

La chiesa attuale si può far risalire al primo quarto del ‘700, molto originale, con due aule sovrapposte: quella inferiore era per le assemblee liturgiche e quella superiore era l’aula corale, usata a lungo dalle confraternite.

La recente opera di restauro ha riscoperto i colori che erano celati da numerosi strati di tinte, sovrapposte lungo i secoli, collocabili tra la metà del ‘600 e l’inizio del ‘700. La morbidezza delle tinte, la delicatezza dei colori e i decori sembrano pensati apposta per il mondo femminile (Sant’Agata è considerata la protettrice delle donne).

Durante i restauri non sono mancate le sorprese: infatti i pilastri dell’arco trionfale hanno restituito affreschi risalenti ad epoche precedenti (forse XVI° sec.) raffiguranti dei santi: S. Francesco sulla destra e il lacerto (frammento) di un’altra figura sulla sinistra. Anche la zona absidale, che non era stata risparmiata dai vari strati di ridipinture, ha mostrato la particolare bellezza e plasticità degli stucchi, di un delicato color avorio.

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